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Un pò di Storia di Fondi
Il primo insediamento umano nei pagi,disseminati nei valichi dei monti e' da assegnarsi alla preistoria;il sorgere e il fiorire della, citta', pero',massimamente dopo che fu'
distruttaper opera di gente losca,e' da attribuirsi alla meta' del'VIII a.C. sebbene non manchano autori che discorrono di epoche piu' remote:sec.XIII a.C. Il
singolare eroe che riusci' a formare il primo nucleo cittadino viene ravvisato in Ercole, che avrebbe dato origine alla citta' nel luogo dove sacrifico' il mitico gigante Caco in
seguito alla sottrazione del fiore del suo armento (4 vacche e 4 tori).Ad una influenza ellenica sulla popolazione segui' quella etrusca intorno al V secolo a.C. e piu' tardi, al
declino della potenza etrusca tenne dietro il dominio dei Volsci.Il comportamento neutrale che Fondi tenne nelle lotte determinate dalla politica espansionista di Roma, le fece
concedere la cittadinanza senza diritto di voto (338 a.C.) e poi la piena cittadinanza (188 a.C.) con l'aggregazione alla tribu' Emilia. Caduto l'Impero Romano la citta' subi' le
calamita' causate dalle invasionibarbariche, di Alarico prima (409) di Buccellino (454) e di Genserico dopo;seguendo le sorti della Penisola, fu assoggettata al potere bizantino
verso il sec.VIII, e poi fu ceduta da Carlo Magno in potere di Roma.Sebbene decimata dai Longobardi, non cadde sotto il loro dominio.Durante le scorrerie operate dai
Saraceni,Fondi fu varie volte messa a sacco e fuoco (846, 881), quindi ceduta nell' 882 da Giovanni VIII ai duchi di Gaeta in cambio del loro impegno permanente di
combattere i Saraceni in difesa della Campagna Romana. La donazione fu confermata da Giovanni X nel 914 per l'appoggio che i Gaetani avrebbero dovuto prestarenella
battaglia del Garigliano (915), in cui i corsari furono definitivamente debellati. L'annessione di Fondi a Gaeta si protasse fino a quando, intorno all'anno 935, i duchi Docibile II e
Giovanni II effettuarono la divisione del ducato Gaetano attribuendo il governo di Fondi a Marino I e riservando Gaeta a Giovanni II,cosi' da formare due ducati indipendenti, di
Gaeta e Fondi.La serie dei duchi di Fondi iniziata con Marino I, si chiude con Pietro,console della citta'.Questa, asservita ai Normanni e costituita in contea, fu assegnata alla
famiglia dell'aquila (1140 circa) di origine Normanna, che la resse fino al 1299.Subentro' in quest'anno Roffredo III Caetani per il matrimonio contratto con Giovanna, ultimo
rampollo della famiglia dell'Aquila. Sotto la signoria dei Caetani (1299-1504) la citta' raggiunse il massimo slendore. Di questa famiglia rimasero celebri :Roffredo III per il
nuovo assetto dato alla citta' con la formulazione dei primi statuti e con la costruzione della seconda cinta muraria e del castello; Onorato I, fautore dello scisma d'Occidente
che vide contrapporre al leggittimo pontefice Urbano VI l'Antipapa Clemente VII eletto nella cattedrale di Fondi il 20 settembre 1387; Onorato II, la cui liberalita' produsse una
serie di artistici edifici, monumenti ed opere d'arte. Alla discesa di Carlo VIII in Italia i Gaetani perdettero la contea,assegnata dal re francese a Prospero Colonna che
subentro' definitivamente nel suo possesso nel 1504, dopo la conferma fattagli da Ferdinando il Cattolico in compenso dei servizi resigli nei conflitti tra Spagnoli e Francesi
nell'Italia Meridionale.Con la morte del figlio di Prospero,Vespasiano, appare sulla scena la contessa Giulia Gonzaga seconda moglie di lui. Costei dotata di grande inpegno e
di prodigiosa bellezza, trasformo' il suo palazzo in centro di elevata cultura tanto da richiamare i piu' illustri personaggi del Rinascimento.La fama della sua prodigiosa
bellezza fece accorrere il famigerato corsaro Kair-ed-dim detto Barbarossa, che nella notte tra' l'8 e il 9 agosto 1534 assali' la citta' per rapirvi la contessa onde farne dono al
sultano Solimano II. I perversi disegni fallirono perche' Giulia Gonzaga avvertita in tempo da due gaetani che provenivano da Sperlonga dove il Barbarossa era sbarcato, si
diede alla fuga. Il mancato ratto spinse il corsaro a sfogare la sua rabbia su Fondi, col trucidare gli abitanti, dopo aver saccheggiata e incendiata la citta'. Il matrimonio tra
Isabella Colonna , figlia di Vespasiano, e Luigi Gonzaga, fratello di Giulia (1531), produsse il passaggio del feudo ai Gonzaga, di cui l'ultima erede, Isabella Gonzaga ando' in
sposa a Luigi Carafa di Stigliano. Discendente di questa famiglia la contessa Anna, si rese celebre per aver sollevato, con radicale opera di bonifica, le sorti della citta',
caduta in abbandono per i sopraggiungere della malaria dovuta al ristagno delle acque nella piana. Sotto i nuovi feudatari conti di Mansfeld che ebbero in dono Fondi con il
titolo di principi nel 1690 dal re Carlo d'Austria (costui pote' disporre della contea a causa della estinzione del ramo Carafa di Stigliano), ritorno il morbo malarico. Nuove
calamita' ( la duplice invasione francese nel 1799 e 1806, la susseguente piaga del brigantaggio) si aggiunsero sotto la famiglia Sangro che compro' il feudo dai Mansfeld e
che tenne fino all' abolizione delle feudalita' (1806), quando Fondi entro' nel nuovo ordinamento comunale. Al Risorgimento italiano segui' un incessante progresso della citta'
tanto da farla annoverare tra' i centri piu' fiorenti della giovane provincia di Latina. .
La storia piu' antica del territorio fondano e' avvolta nel buio. Le fonti ci parlano di una citta' di
Amyclae,sulla costa tra Fondi e Terracina:essa sarebbe stata uno scalo commerciale fondato da coloni
greci,poi abbandonato per le difficili condizioni di vita o a causa dell'ostilita' di popolazioni
indigene.Nella zona vivevano gli antichi Aurunci, ed a partire dagli inizi del V secolo a.C.si aggiunsero
i Volsci,popolazione proveniente dal centro-Italia che raggiunse le pianure pontina e fondana attraverso le
valli fluviali del Sacco e del Liri. I Volsci fondarono Terracina ed intrapresero un duro conflitto con la
potenza romana in espansione.Nel 338 a.C.,al termine di una serie di scontri con i Latini,Roma concede alle
citta' di Fondi e Formia la cittadinanza senza diritto di voto (civitas sine suffragio).Ma nel 330 le citta'
della zona son di nuovo sul piede di guerra:la rivolta,guidata dal fondano Vitruvio Vacco,termina con la
vittoria romana.Altri episodi bellici,durante le guerre sannitiche,avranno come teatro il passo di Lautalae
nell'entroterra fondano.Nel 312a.C.inizia la costruzione della via Appia,la "regina delle strade", il cui
passaggio nel territorio fondano segna la storia della citta' di Fondi ed il suo assetto urbanistico.Alla
fine del IV secolo risale il primo impianto di mura,ancora oggi ben visibile.Nel 188 a.C.Fondi riceve la
cittadinanza romana;nel 184 inizia la costruzione della via Flacca,arteria litoranea di natura prettamente
commerciale.Infatti nel territorio inizia la produzione del Cecubum,vino particolarmente pregiato, che
attraverso il porto di Terracina veniva esportato in tutto il Mediterraneo.La presenza di numerose ville
rustiche nell'entroterra e le tracce di grandi opere di centurazione testimoniano l'importanza di questa
produzione.Nel I secolo a.C.Fondi rimane coinvolta nelle guerre civili;alla fine,e' necessaria un'opera di
ricostruzione di mura, torri e porte documentata da fonti epigrafiche.In eta' imperiale il litorale
fondano,con i territori di Sperlonga,Formia e Gaeta,entra a far parte del demanio imperiale:e' in questo
periodo che viene edificata la villa dell'imperatore Tiberio a Sperlonga.Dei secoli successivi abbiamo
poche informazioni.Nel 236d.C.il papa Antero consacra un vescovo a Fondi.Nel 403 d.C. Paolino da Nola fa
costruire a proprie spese una nuova basilica nella citta'.Intorno al 520 san'Onorato fonda il monastero di
San Magno,nei pressi del centro fondano.(a cura dell'archeoclub-Fondi)